N18

Focus on

BUATC

Back up approach & training center

New Doha International Airport

G1938 Ghirardi Italian Stone Maestro

Iniziato nel 2006, l’Hamad International Airport di Doha (Qatar) è stato aperto nel 2014 e ha raggiunto un’affluenza di 35 milioni di passeggeri all’anno. Attualmente è in corso la fase di completamento con l’obiettivo di aumentare il flusso fino a 53 milioni grazie all’avanguardistica struttura dal forte impatto visivo.

Il progetto

Il progetto generale si ispira al mondo acquatico del Golfo Persico. Il terminal principale evoca il profilo delle onde marine, i grandi lucernari e i pilastri arcuati ne rendono fluida la percezione. Gli spazi esterni sono piantumati con essenze tipiche del deserto irrigate con acqua riciclata. Anche la cupola vetrata della moschea annessa all’aeroporto ricorda una goccia liquida, mentre la torre di controllo riprende la rastremazione di un minareto.
Le caratteristiche funzionali si accompagnano all’elevata qualità architettonica e all’eleganza delle aree per il pubblico. Questi sono i motivi che hanno decretato l’Hamad International Airport come il migliore del mondo. Collocato strategicamente là dove l’Oriente incontra l’Occidente, l’aeroporto collega un grande numero di città su tutto il globo.

Fra gli edifici recentemente ultimati il BUATC (terminal tecnico che contiene il Back up Advanced Training Center) adotta l’impronta formale del terminal principale. Gli architetti Farid Boumahdaf e Hamid Bernaoui, dello studio parigino ADPI, hanno ideato una copertura metallica dall’andamento curvilineo, interrotto da lucernari rettangolari e da un pozzo luminoso tondo. Quest’ultimo si riflette nello spazio interno della maestosa hall, dove l’impiego del Calacatta Macchia Vecchia di Carrara e del Bianco Thassos (Grecia), in uno sviluppo prevalentemente curvilineo, esaltano le ariose e luminose pavimentazioni interne.
I graniti Black Baobab (Angola), il Pedras Salgadas (Portogallo) e il Nero Impala (Sudafrica) sono stati utilizzati per i rivestimenti delle superfici interne, arricchite dal Bronze Amani (Spagna), protagonista anche di un prezioso e scenografico mosaico artistico. Il granito finlandese Kuru Grey è stato scelto nelle aree esterne per le ampie pavimentazioni e le decorazioni paesaggistiche.

L’azienda di Carpenedolo ha gestito la selezione di tutte le pietre nei luoghi di produzione, quindi ha seguito direttamente tutte le fasi: lo sviluppo tecnico del progetto, la lavorazione e la pre-posa in fabbrica prima della spedizione, l’esecuzione in opera. Centinaia di metri quadrati sono stati attentamente selezionati in un’armoniosa fusione cromatica e tonale per la collocazione nel nuovo complesso del BUATC.
Il cantiere è terminato nel 2018, e il risultato finale appare di notevole eleganza e di preziosa accuratezza. Ancora una volta la competenza tecnica di Marmi Ghirardi / G1938 ha saputo aggiungere un pregiato ed importante tassello alla tradizione italiana che si diffonde nel mondo.

Le cave e i materiali

La varietà cromatica dei marmi e dei graniti deriva dalla composizione minerale e dalle aree di estrazione. Le tecniche di lavorazione ne valorizzano le caratteristiche, inoltre è dal contrasto tra i materiali naturali e quelli artificiali che nascono infinite combinazioni e inedite esperienze sensoriali.

La lucentezza e la morbidezza del Bianco Thassos, cavato nell’omonima isola greca, dipendono dalla grana finissima priva di venature. Già nell’antichità questo marmo era impiegato per la statuaria classica, al punto da rappresentare l’anima stessa del Mediterraneo. La rarefatta bellezza è valorizzata dalla levigatura, che unita alle qualità di durata e di resistenza permette di ottenere superfici di rara eleganza. La pasta candida offre una sorta di piano neutro su cui spicca ogni genere di allestimento contemporaneo.

La preziosità tonale caratterizza anche il Calacatta Macchia Vecchia, le cui venature a effetto piumato creano una trama drammatica e incisiva sul fondo bianco brillante e compatto. Proveniente da Carrara, costituisce un simbolo della nobiltà e del lusso tipicamente italiani. Il suo impiego per pavimenti e rivestimenti garantisce effetti di straordinaria intensità visiva.

Il Bronze Amani, originario della Spagna, mostra gradazioni calde e avvolgenti. L’intreccio coloristico appare profondo e tridimensionale. La personalità di questo marmo esalta la percezione degli spazi connotati da un carattere intimo e sensuale.

Il granito Kuru Grey è ricavato nella parte centrale della Finlandia. La grana molto fine compone una base grigia puntinata di nero che acquista una compattezza uniforme. Si accorda con i marmi di tonalità chiara, sia negli interni che negli esterni, garantendo accostamenti di grande effetto.

Questi materiali sono stati impiegati da Marmi Ghirardi nel recente completamento del BUATC, il terminal tecnico-Training Center dell’Hamad International Airport di Doha (Qatar). L’armonia della tavolozza cromatica ha prodotto un delicato equilibrio nelle campiture pavimentali, rendendo luminosa ed elegante l’architettura molto innovativa dell’edificio. Un risultato di particolare raffinatezza, esaltato dall’esperienza tecnica dell’azienda di Carpenedolo.

La posa a secco e il cantiere

BUATC posa a secco
BUATC posa a secco
BUATC cantiere
BUATC cantiere

Il risultato finale

BUATC progetto finito
BUATC progetto finito
Luogo

Back up approach & training center (buatc) for New Doha International Airport
Doha, Qatar

Architectural design

Studio ADPI
Parigi

 

Stone contractor

Ghirardi team
Italy

Materiali

Bianco Thassos
Calacatta Macchia Vecchia
Bronze Amani
Kuru Grey
Black Baobab
Pedras Salgadas
Nero Impala

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