Numero 16

Luglio 2021

La bellezza
del lago di Garda

La bellezza del lago di Garda è fatta di luce e di atmosfere mediterranee. Il paesaggio si riflette nello specchio lacustre con variazioni continue: dai picchi montuosi alle dolci colline, dalla vasta campagna ai borghi disseminati. L’ambiente naturale accompagna l’opera dell’uomo in una preziosa unità.

Fino dai tempi più remoti il lago di Garda ha visto l’incrocio di culture e di storie intrecciate, come testimoniano gli stili delle architetture. La grandiosa villa romana a Sirmione (le cosiddette “Grotte di Catullo), le pievi medievali, i castelli e i “recetti” della Valtenesi (a Lonato, Moniga, Polpenazze, Padenghe, Puegnago), i porticati rinascimentali affacciati sulle darsene (a Desenzano e Gargnano), le splendide forme del Barocco (la villa Bettoni a Bogliaco), quindi l‘irrompere dell’Eclettismo e del Liberty (a Maderno, Salò, Gardone Riviera). Il connubio tra la natura e l’architettura si è depositato nell’identità territoriale.

Questo dialogo tra la geografia lacustre e la storia secolare è ben leggibile nel linguaggio dei materiali. Verso nord le pietre e i porfidi trentini, a est i marmi veronesi, a ovest quelli bresciani. La loro presenza connota le tecniche costruttive e la forma degli edifici: ne deriva una gamma cromatica come sulla tavolozza di un artista. Ecco l’anima del “Pittoresco” gardesano.

La stessa vocazione turistica del Benaco nasce insieme alla sensibilità pittorica romantica, quando la luce catturata sulla tela diventò uno “stile di vita”. I lussuosi alberghi, le grandi strutture ricettive, le abitazioni per le vacanze comparvero alla fine dell’Ottocento come una punteggiatura impressionista. Il marmo e la pietra ne furono la cadenza. Non a caso Gabriele D’Annunzio magnificò la modernità di questa stagione attraverso il complesso scenografico del Vittoriale a Gardone Riviera. Qui l’estro letterario, il teatro e l’architettura si fusero in una sorta di spettacolo dentro la cornice dell’acqua e dei monti.

È proprio al Vittoriale che Marmi Ghirardi ha voluto celebrare l’80° anno di fondazione. Una scelta simbolica, dal momento che la sede dell’azienda si trova a pochi chilometri dal lago di Garda, dentro le ultime propaggini delle colline moreniche. Il brand di Carpenedolo è l’esatta espressione di una tradizione che affonda le radici nella storia del territorio ed è proiettata verso il futuro. La qualità dei suoi manufatti rispecchia la sapienza artigianale e la fedeltà al carattere dei materiali. In tutte le sue realizzazioni traspare l’eredità storica che dalle sponde del Benaco si è spinta verso ogni angolo del mondo.

Il Vittoriale degli italiani

2018: 80 anni di storia

Per celebrare l’80° anno dalla fondazione e presentare il brand G1938 – Italian Stone Maestro, Marmi Ghirardi ha scelto due luoghi simbolici. Il primo è stata la nuova sede dell’azienda, che a Carpenedolo (Brescia) racchiude la memoria della tradizione familiare insieme alle più alte forme di modernità. Il secondo il Vittoriale di Gardone Riviera, ultima dimora di Gabriele D’Annunzio. Qui l’intento era di rimarcare l’appartenenza di Carpenedolo al bacino territoriale del lago di Garda, proprio là dove le propaggini moreniche si fondono con l’aperta campagna.

A tutti gli effetti il lago di Garda costituisce il fulcro della storia geologica locale: una dimensione geografica che conserva l’affascinante successione di ere lontanissime. La natura dei suoi materiali – le pietre e i marmi – racconta il dialogo fra il mondo primordiale e l’opera dell’uomo. Se il Vittoriale è l’espressione di una visione calata dentro la poesia e la natura, l’attività di Marmi Ghirardi è una fusione fra la tradizione artistica e l’innovazione tecnica, fra l’amore per la materia e l’ingegno della precisione.

A Gardone Riviera Gabriele D’Annunzio e l’architetto Giancarlo Maroni idearono un luogo d’incanto. Acquistata la villa Cargnacco, già di proprietà dello storico dell’arte Henry Thode, il poeta e letterato pescarese volle circondarsi di giardini, percorsi allegorici, oggetti mnemonici e addirittura un teatro all’aperto. Ecco la cornice ideale per una festa celebrativa, dove la suggestione ambientale ha amplificato il significato della ricorrenza. Una serata dedicata ai dipendenti, ai fornitori e a una stretta cerchia di clienti storici. I saluti di rito e uno spettacolo di danza contemporanea si sono svolti nell’Auditorium sotto il biplano di D’Annunzio; il banchetto nelle limonaie; gli interventi musicali nei giardini.

È trascorso molto tempo dal 1938, quando l’azienda prese l’avvio e progressivamente s’impose sul mercato fino a raggiungere una dimensione internazionale. Intatto è rimasto il legame di Marmi Ghirardi con la storia del territorio bresciano, le sue valenze e la sua specificità.

Savoy Palace Hotel

L’architettura del lago di Garda cambia volto. In questi ultimi anni il grande richiamo turistico ha portato una ventata di novità nell’immagine degli edifici. Mentre per i decenni passati si ricorreva a una sorta di “pittoresco” lacustre, oggi sta prendendo piede una declinazione modernista. Non solo nelle nuove costruzioni, ma anche nel restauro. È il caso del Savoy Palace Hotel di Gardone Riviera ristrutturato secondo il progetto dello studio dell’arch. Perini di Desenzano.

Inaugurato nel 1906 dal proprietario Jakob Schnurremberger e poi ampliato nel 1912 da Karl Schumacher, il grande albergo era considerato il più bello della Riviera. I corpi di fabbrica, disposti secondo un andamento scalare e con una torre svettante al centro, erano ingentiliti da elementi eclettici e liberty. Maestoso il fronte stradale, quasi fiabesco l’affaccio sull’acqua. Dal 1923 iniziò la stagione più mondana con la presenza a Gardone di Gabriele D’Annunzio; poi le fasi altalenanti fino all’attuale gestione dei coniugi Silvia Dalla Bona e Paolo Bertuetti.

La facciata sulla strada ha riacquistato il carattere monumentale con una geometria che marca la campitura centrale. Ai lati, le ali intonacate. Un delicato gioco cromatico è ottenuto con l’inserto dei rivestimenti lapidei: la Pietra Dorata della Maremma toscana, il Biancone e il Rosa Perlino di Asiago, il Rosso Verona. Quest’ultimo è presente anche nelle terrazze, rese particolarmente scenografiche in rapporto al contesto panoramico. Nell’atmosfera solare del Garda la nuova tessitura risplende come un’appropriata tavolozza tonale. A distanza di un secolo tornano in luce i fasti della stessa cittadina e dei suoi frequentatori.

 

 

Marmi Ghirardi ha saputo interpretare con maestria le esigenze progettuali. È una sapienza che deriva non solo dalla qualità operativa, ma anche dalla conoscenza diretta del territorio e della sua vocazione. Tra le memorie del passato e le esigenze dell’oggi c’è spazio per un’inedita apertura al futuro. L’architettura possiede questa capacità, e proprio l’uso della pietra e dei marmi ne garantisce la continuità quando affidata a mani esperte e sensibili.

Luogo

Savoy Palace Hotel
Gardone Riviera, Brescia

Architectural design

Studio arch. Perini,
Desenzano

 

Stone contractor

Ghirardi team
Italy

Materiali

Pietra Dorata della Maremma toscana
Biancone e Rosa Perlino di Asiago
Rosso Verona

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