N22

Un anno da ricordare

Il 2023 ha visto coincidere i festeggiamenti dell’85° anno di attività di Marmi Ghirardi con alcuni importanti anniversari nel campo della letteratura (Alessandro Manzoni e Italo Calvino), dell’arte (Pablo Picasso, Maria Callas e Franco Zeffirelli) e della società civile (Don Lorenzo Milani). Anche varie istituzioni culturali hanno ricordato il centenario della loro fondazione, fra queste la Triennale di Milano e l’Arena di Verona. Il 2023 è stato soprattutto l’anno della celebrazione di Bergamo e Brescia come Capitali della Cultura, ed è in questa collocazione territoriale che Marmi Ghirardi affonda le proprie radici e la propria identità d’impresa. Un filo comune lega la cultura del lavoro a quella artistica e intellettuale: un rapporto che Marmi Ghirardi ha sempre posto come obiettivo nel lungo percorso della sua storia aziendale.

Bergamo Brescia Capitali della Cultura

La celebrazione di Bergamo e Brescia come Capitali della Cultura 2023 è scaturita dalla terribile vicenda pandemica, e proprio la volontà di superare una pagina molto buia ha portato alla definizione di un progetto inedito. Per la prima volta il titolo di Capitale è stato assegnato a due città vicine: da qui l’occasione per inquadrare i valori delle singole identità territoriali attraverso una comune programmazione di eventi.

Il fittissimo palinsesto di mostre, allestimenti e installazioni si è intrecciato con le occasioni di spettacolo e di partecipazione pubblica. La storia e l’arte hanno fatto da tramite in un reciproco dialogo tra varie discipline: il teatro, la musica, il cinema, la fotografia, l’architettura, la pittura, la scultura. Dunque un nutrito cartellone di concerti, esibizioni e performances; e poi conferenze, visite guidate, laboratori e incontri dedicati a quattro precisi ambiti tematici: la “città dei tesori nascosti”, la “città natura”, la “città che inventa”, la “cultura come cura”. I due capoluoghi si sono trasformati in un palcoscenico per la rappresentazione del presente e per la visione del futuro.

Grande rilevanza ha avuto la memoria del passato artistico. A Brescia, nell’Aula del Capitolium, la mostra Il Pugile e la Vittoria ha messo in rapporto due dei principali capolavori della statuaria antica in bronzo. Presso il museo di Santa Giulia la rassegna Miseria e Nobiltà, incentrata su Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, ha evocato l’anima della Lombardia settecentesca e il realismo della nascente società moderna. A Palazzo Tosio l’esposizione Luigi Basiletti e l’Antico ha presentato l’atto di nascita dell’archeologia locale. A Verolanuova il restauro delle monumentali tele di Giambattista Tiepolo e Andrea Celesti ha riportato in luce gli originali toni cromatici, consentendo una visione ravvicinata sulle impalcature del cantiere. A Gussago è stata raccolta l’opera figurativa di Angelo Inganni, attento osservatore della vita ottocentesca. A sua volta la città di Bergamo ha reso omaggio a due maestri del Cinquecento – Lorenzo Lotto e Giovan Battista Moroni – quindi al seicentesco Cecco del Caravaggio, e poi al rapporto tra la pittura e il melodramma dell’Ottocento con la mostra Tutta in voi la luce mia presso l’Accademia Carrara.

Vari interpreti dell’arte contemporanea si sono calati nelle sedi museali e negli spazi cittadini. Ne è derivato un “mosaico” di luoghi che ha presentato le due province lungo itinerari inconsueti: dalla montagna, ai laghi, alla pianura. È in questo territorio ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, di arte e cultura che Marmi Ghirardi conserva le proprie radici e la propria identità d’impresa. L’eccellenza che ne contraddistingue l’attività pluridecennale è il riflesso di una tradizione ininterrotta, e proprio ad essa Marmi Ghirardi si sente vicinissima e debitrice.

Maria Callas

È stata definita la Divina, la Diva Assoluta. Maria Callas è impressa nella memoria collettiva come la più famosa cantante di tutti i tempi. Nata a New York nel 1923 da una famiglia di origine greca, iniziò la propria folgorante carriera in Italia tra il 1945 e il 1948. Nel 1949 si unì in matrimonio con Giovanni Battista Meneghini, suo impresario, e nel periodo 1950-1959 visse a Sirmione in una villa che ancora oggi ne porta il nome. Questo il motivo che lega la località gardesana al grande soprano, il cui centenario è stato celebrato con un’iniziativa intitolata “La Divina Emozione. Sirmione Callas 21- 23”, parte integrante della rassegna “Omaggio a Maria Callas” giunta alla XXIII edizione.

Marmi Ghirardi ha rinnovato anche per quest’anno la sponsorizzazione dell’evento patrocinato da Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comunità del Garda, Consorzio Lago di Garda Lombardia e Garda Musei.

Il programma degli appuntamenti musicali è stato inaugurato il 23 giugno 2023 con la serata “Callas and Maria. Tre soprani in concerto”. Altri sette concerti, dal 22 agosto al 22 settembre 2023, con la direzione artistica e tecnica di Michele Nocera ed Elena Trovato si sono svolti presso la Villa Callas, la Spiaggia delle Muse e Villa Cortine Palace Hotel.

Il filo conduttore del repertorio – tra melodramma e jazz – ha inseguito le “patrie” della Divina: l’America, l’Italia e la Francia, passando per Napoli e l’incontro con Enrico Caruso.

Scultura

La scultura è un’arte che si colloca tra la forma figurativa e la forma architettonica, tra l’immagine e la costruzione. Come avviene nell’opera di Antonio Canova, la bellezza ideale nasce dalla perizia della lavorazione. Il marmo è la materia privilegiata tanto per l’esecuzione di statue e bassorilievi, quanto per il progetto di veri e propri spazi. Così accade nel Tempio di Possagno, disegnato come integrazione tra scultura e architettura. Il medesimo principio anima il Museo Chiaramonti in Vaticano, allestito dallo stesso Canova secondo questo dialogo; oppure il monumento a Maria Cristina d’Austria, dove la struttura piramidale è parte integrante della composizione plastica.

Dopo le celebrazioni canoviane del 2022, la scultura italiana è stata protagonista di altre suggestive mostre tenutesi quest’anno. L’eredità della maestria classica è risuonata negli omaggi ad Arturo Martini (1889-1947) e Giacomo Manzù (1908-1991), rispettivamente al Museo Luigi Bailo di Treviso (31 marzo-30 luglio 2023) e all’Arca ed ex Chiesa di San Vittore di Vercelli (10 marzo-21 maggio 2023). Le opere dei due celebri scultori hanno messo in evidenza la sensibilità per la materia: dalla pietra alla terracotta, dal bronzo al gesso. I linguaggi poetici di Martini e Manzù rappresentano una sintesi di storia e modernità, equilibrio e dinamismo. In entrambi gli artisti compaiono i valori della bellezza plastica attraverso la fusione di virtuosismo, solennità ed energia vitale. Così nei ritratti femminili, nelle nature morte, nei soggetti di carattere religioso.

Arturo Martini scrisse che le statue “pesano tonnellate e sembrano leggere come una piuma”. È questa l’idea che accompagna Marmi Ghirardi nell’amore e nella cura esecutiva della materia lapidea, dentro una tradizione che ha profonde radici nell’arte italiana.

85° anniversario

Il 2023 è stato l’85° anno di attività di Marmi Ghirardi. Fondata nel 1938 da Angelo Ghirardi con il figlio maggiore Renato, l’azienda di Carpenedolo ha visto il succedersi di tre generazioni impegnate nel commercio e nella lavorazione lapidea. L’entusiasmo che aveva caratterizzato gli inizi è oggi l’espressione di un brand di rilevanza internazionale, come dimostrano le tante realizzazioni in tutto il mondo: dalle opere pubbliche a quelle religiose, dai grandi alberghi ai centri commerciali.

Marmi Ghirardi è sinonimo di “Made in Italy” per la qualità dei materiali e per il livello dei risultati esecutivi, ma anche per l’attenzione dedicata alla ricerca e alla sostenibilità ambientale. Sono i valori del lavoro e dell’appartenenza al territorio delle origini che alimentano lo spirito dell’azienda e ne animano il carattere imprenditoriale.

La celebrazione degli 85 anni di Marmi Ghirardi è stata l’occasione per molte iniziative. Fra queste, due feste in musica dal titolo “Marmo senza confini”. Il primo evento si è svolto nella serata del 22 giugno 2023 entro la cornice della Cava Alta in località Monte Budellone di Gavardo. La scenografia delle pareti di Breccia Aurora ha accolto un folto pubblico, coinvolgendolo nel concerto della Barcelona Gipsy Balkan Orchestra. I suoni e i ritmi di un repertorio vivacissimo si sono diffusi con incantevole precisione acustica, quasi come in un teatro naturale. La voce di Margherita Abita ha spiccato nell’intreccio sonoro degli strumenti tradizionali, trascinando la platea in un ballo collettivo. Grande è stata l’emozione dei partecipanti, che hanno vissuto un’esperienza davvero unica.

Il secondo appuntamento si è svolto la sera successiva al Prato delle Noci, presso le Grotte di Catullo a Sirmione. Del tutto diversa l’atmosfera nella splendida location gardesana, dove l’esibizione di Federica Vitali, Aida Pascu e Darija Auguštan, accompagnate al pianoforte da Debora Mori, ha reso omaggio alla figura di Maria Callas. A pochi passi dalla casa del grande soprano, che qui visse tra il 1950 e 1958, si è rinnovata la magia del bel canto. Le note di Bellini, Verdi e Puccini, ma anche di Leonard Bernstein ed Henry Mancini, hanno suggellato il legame di Marmi Ghirardi con il mondo dell’arte in tutte le sue forme e manifestazioni più vive.

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