Numero 12

Dicembre 2020

La pietra:
eleganza e design anche per il retail.

È stata l’architettura a cambiare l’immagine dei negozi. Tutto ha inizio nel 1832 con la Galleria De Cristoforis a Milano e poi con la Galleria Vittorio Emanuele (1867-77): prototipi delle arcades inglesi e dei passages parigini. Di lì a poco i grandi magazzini diventeranno il simbolo della vita metropolitana, della folla e del largo pubblico. La merce stessa si trasformerà in uno spettacolo simile a quello degli edifici.

Oggi lo “shop design” è chiamato a nuove sfide. Se il modello dei centri commerciali statunitensi appare obsoleto e avviato a un rapido declino, ancora l’architettura può essere una soluzione. Ripensare l’idea degli spazi pubblici è possibile anche attraverso l’uso dei materiali e delle loro qualità. Ad esempio nelle superfici interne, che sono un po’ piazze e un po’ strade: un mix di arredo urbano e ambientazione domestica. I pavimenti in marmi pregiati contribuiscono a creare un senso di comfort visivo, allo stesso tempo rispondono a precisi standard di durevolezza, omogeneità e sicurezza strutturale. Da qui l’incontro tra il disegno compositivo e la qualità dei manufatti, della fornitura e della posa.

I luoghi ad alta frequentazione possono dialogare con la città e intessere rapporti visivi molto stretti, non limitandosi a essere dei semplici contenitori. Come in un ambiente domestico, la cura degli arredi, le finiture e la luce fanno la differenza. L’uso dei materiali e dei loro accostamenti dà il tono di continuità fra l’interno e l’esterno, fra la storia e l’attualità. Il commercio diventa parte integrante di un autentico paesaggio umano.

Sono moltissime le realizzazioni di Marmi Ghirardi in questo settore: i raffinatissimi interni di Harrod’s Men’s Superbrands a Londra, le boutiques Ferragamo, Max Mara e Tiffany sparse nel mondo, fino ai grandi spazi del Kingdom Mall di Riyad, del Kwangju Lotte Department Store a Kwangju e del Youngdengpo Lotte Department Store a Seoul, il Corvin Plaza-Shopping center a Budapest. In tutti questi spazi le superfici di calpestio appaiono come una “scena orizzontale” che accompagna gli acquirenti e i visitatori; ne segue i passi e comunica la maestria esecutiva della tradizione italiana.

Galleria De Cristoforis, Milano

Harrod’s Men’s Superbrands, Londra

Salvatore Ferragamo, Cannes
Marina Rinaldi, San Pietroburgo
Marella, Milano

Breccia Gotica.

Riscoperta e valorizzazione di un prodotto autoctono.

Tra il lago di Garda e le ultime propaggini montuose della provincia di Brescia si estende uno dei bacini estrattivi più importanti d’Italia. Insieme ai centri di Botticino e Rezzato, il paese di Gavardo è da tempo immemore uno dei siti da cui si estraggono i materiali lapidei che hanno caratterizzato molta parte dell’architettura locale. Proprio qui, tra le altre di sua proprietà, Marmi Ghirardi ha recentemente riaperto una cava storica che operava fin dal 1946 e che era stata chiusa nel 1970. Nell’arco di un anno è stata resa operativa, e la Breccia Gotica ne è il prodotto “inedito”: l’ultimo arrivato nella famiglia dei materiali autoctoni.

A uno sguardo ravvicinato la Breccia Gotica presenta un’elevata ariosità delle venature, con gradazioni tonali che alternano bianchi profondi a striature tabacco. L’impatto visivo risulta molto seducente, e la facies lapidea possiede tutte le qualità per usi spiccatamente architettonici. Dunque un materiale adatto a molteplici soluzioni classiche, ma anche alla reinterpretazione in chiave moderna per superfici di calpestio e rivestimenti parietali.

La particolare omogeneità dello sfondo crea una campitura che fa risaltare il disegno superficiale, quasi una “nervatura geografica” di grande suggestione. Pur mantenendo le caratteristiche tipiche della Breccia Classica, la variante Gotica esprime una propria identità dovuta alla collocazione estrattiva. Per questo motivo risulta un materiale ricco di potenzialità compositive sia nella versione della posa uniforme, sia in abbinamento con altri marmi o pietre.

Ciò che per decenni era stato abbandonato e quasi rimosso entro la gamma delle pietre calcaree più conosciute, oggi ritorna alla luce come una risorsa per nuove applicazioni progettuali. L’esclusiva opportunità offerta dalla Marmi Ghirardi è tanto una riscoperta storica, quanto la valorizzazione di un territorio ritrovato.

Corvin Promenade

Il progetto Corvin-Plaza shopping center nasce sul lungomare a Budapest nel 2010. 

Ghirardi ha fornito materiale per la pavimentazione interna, con circa 6.000 m2 di Botticino Classico lucido, dallo spessore di 3 cm, per le campiture centrali di grandi dimensioni, e 600 m2 di granito brasiliano Cosmic Black lucido per le fasce perimetrali, sempre dello spessore di 3 cm.
Il tutto in soli 4 mesi, coniugando rapidità e qualità di lavorazione.

Luogo

Corvin-Plaza shopping center
Budapest, Ungheria

Architectural design

Measure Architecture Studio

 

Stone contractor

Ghirardi team
Italy

Materiali

Botticino Classico

Cosmic Black

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